INFINOCCHIARE: scopri l’origine di questo termine e 3 ricette con i semi di finocchio!
Categoria: AziendaLa lingua italiana è una meravigliosa testimonianza della nostra storia, anche quella culinaria. Come il verbo “infinocchiare”, che viene utilizzato come sinonimo di ingannare, truffare, raggirare. Ma da dove deriva? Continua a leggere per scoprirlo!
Capita di frequente, soprattutto mentre chiacchieriamo con familiare e amici, di utilizzare parole e modi di dire che hanno un’origine antica: magari ne conosciamo il significato ma non l’etimologia, che spesso è curiosa e inaspettata. Molti detti poi sono legati al mondo dell’alimentazione ed hanno una vera e propria storia da raccontare! Ti abbiamo già raccontato l’origine del termine sfagiolare (se te lo sei perso clicca qui), oggi ti vogliamo raccontare della simpatica parola “infinocchiare”. Ti sarà capitato di usarla, no?
Il termine infinocchiare deriva, come si può intuire, dalla parola finocchio, una pianta erbacea mediterranea della famiglia delle Apiaceae, alla quale appartengono anche le carote, il sedano ed il prezzemolo.
Il finocchio ed i suoi semi hanno una forte aromaticità e sono ricchi di proprietà: hai mai provato a preparare un decotto di semi di finocchio per favorire la digestione e ridurre il gonfiore addominale?
Ma veniamo al termine “infinocchiare”, che spesso usiamo, in maniera colloquiale, come sinonimo di “ingannare”, “truffare”, anche “imbrogliare”. Il motivo è semplice ma non immediato: il sapore del finocchio e dei suoi semi è in grado di alterare i sapori degli ingredienti ai quali viene aggiunto o delle pietanze che si consumano dopo di esso.
Questa caratteristica era ben conosciuta dagli osti, che già nel 1700 offrivano come antipasto spicchi di finocchio o pietanze aromatizzate con i suoi semi, come pane o zuppe, con lo scopo di alterare il sapore del vino di scarsa qualità o mal conservato, con sentori di aceto. O ancora, quando la carne o le pietanze che volevano propinare ai commensali erano poco fresche o addirittura rancide, venivano cotte o cucinate condite con abbondanti semi di finocchio (e dunque infinocchiate).
I clienti venivano così ingannati circa la qualità del vino ed il sapore delle pietanze che consumavano: venivano insomma “infinocchiati”.
Oggi sappiamo che il finocchio ed i suoi semi hanno diversi benefici per il nostro organismo, ed è dunque importante inserirli nella dieta, ecco alcune proprietà:
- Digestive: riducono il gonfiore addominale e l'aerofagia.
- Diuretiche: stimolano la diuresi, la produzione ed eliminazione dell’urina e delle sostanze di scarto in essa presente.
- Antiemetiche: aiutano a diminuire il senso di nausea e vomito.
Come consumarli? Ti suggeriamo 3 ricette deliziose per utilizzarli:
1. Orzotto ai broccoli, finocchio e zafferano: un primo piatto invernale, super aromatico e velocissimo da preparare;
2. Quinoa tricolore su crema di broccoli e finocchi: cremoso e avvolgente;
3. Ratatouille aromatica leggera con semi di finocchio: un contorno light, preparata al forno.
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